Mammografia Tridimensionale con Tomosintesi
La mammografia 3D con tomosintesi è una tecnica diagnostica digitale tridimensionale. Le immagini, acquisite da diverse angolature, sono stratificate e successivamente vengono ricostruite e visualizzate in 3D.
Tutto questo è un grande vantaggio nello studio delle mammelle che possono così essere analizzate in dettaglio, eliminando le sovrapposizioni delle immagini, e svelando quelle lesioni che altrimenti potrebbero essere mascherate. La radiografia viene ottenuta con diverse proiezioni in sequenza tramite il movimento del tubo per un determinato arco di tempo; questi strati, poi assemblati, ricostruiscono l’immagine della mammella nella sua completezza. Rimane invariato il tempo di esposizione e, l’aumento della dose assorbita, è trascurabile. Il risultato finale della mammografia 3D con tomosintesi è che aumenta l’accuratezza diagnostica in quanto riesce a individuare lesioni che potrebbero risultare meno visibili con la mammografia tradizionale. La mammografia 3D con tomosintesi è l’indagine più indicata per la diagnosi precoce del tumore al seno.
– A chi si raccomanda?
La mammografia è rivolta alle donne dai 40 ai 69 anni, fascia di popolazione femminile maggiormente colpita da tumore al seno. La fase di prevenzione può oggi partire dai 35 anni nei casi di familiarità di primo grado che vedono coinvolte 2 o più persone del nucleo familiar
– Come si svolge l’esame
La mammografia 3D con tomosintesi viene eseguita posizionando la mammella su un piano di appoggio e applicando una leggera compressione. La tecnica di esecuzione è quella della mammografia digitale, ovvero si effettuano 4 esposizioni tramite un movimento oscillante del tubo radiogeno. Le immagini acquisite vengono poi elaborate per essere visualizzate su monitor di lettura dedicati chiamati workstation. L’esame mammografico 3D con tomosintesi non richiede nessuna preparazione specifica.